domenica 9 ottobre 2011

Analisi di un piccolo successo.

Lo scorso 7 ottobre i Giovani Comunisti hanno aderito alla giornata nazionale di mobilitazione studentesca, giornata che ha visto in centinaia di piazze italiane la straordinaria partecipazione di studenti di ogni indirizzo scolastico.
Il primo dato positivo da sottolineare(dal punto di vista del nostro circolo)è,non solo la forte presenza di studenti della montagna pistoiese,ma anche una buona presenza di studenti provenienti dall'istituto comprensivo di San Marcello Pistoiese.
Il tempo meteo non è stato a nostro favore, ma nonostante questo non c'è stata dispersione dei partecipanti,che sono giunti quasi tutti al termine della manifestazione,dando il loro contributo nella raccolta firme promossa dall'ARCI "L'Italia sono anch'io" e quella promossa dai GC per ottenere spazi autogestiti dagi studenti anche nelle scuole pistoiesi.
La prima domanda da porsi è : "a cosa è servita questa manifestazione"?
Viviamo all'indomani di quello che è un grande fallimento dell'attivismo studentesco,cioè "l'onda" del 2008,un successo per la partecipazione e un "flop" degli obbiettivi,soprattutto nelle grandi città, dove i disagi sono apparsi più visibili delle problematiche messe in discussione, anche se nel mondo studentesco quel grande movimento a fatto emergere la figura del ministro Gelmini, come una icona della negatività permanente,un grande risultato, ma che comunque non rende gli studenti realmente coscienti della situazione.
Questo fallimento dunque deve essere uno spunto per sapere mettere in discussione la "politica del movimento",per fare emergere la politica reale.
A Pistoia venerdì abbiamo finalmente visto qualcosa di differente da altri cortei passati dallo stampo quasi mediocre e banale,visto che è stata, in primis, vinta la "paura dei simboli", quindi è stato superato lo scalino dell'astratto come soluzione e siamo arrivati al punto dove viene mostrata come soluzione una identità che rappresenta un' idea e un progetto. Dunque,togliendo alcuni casi,gli studenti hanno visto identità politiche(come i GC ed i GD) e identità studentesche(come la FDS e il CPM) come qualcosa da seguire e non da evitare,questo non tanto perché le organizzazioni hanno deciso di scendere col movimento, ma perché hanno deciso di dare ad esso una identità. Dimostrazione di questo la troviamo nelle adesioni: Subito dopo il corteo 16 studenti (numero incredibile per una realtà minuscola come Pistoia) sono venuti a prendere la tessera dei Giovani Comunisti (5 dei quali al circolo "Alberto Giannini").
Se dunque gli studenti decidono di avvicinarsi alle realtà politiche vuol dire che incominciano a vedere le manifestazioni di questo genere,non più come una festa,ma una fase di un processo.
Ora che le cose cominciano a girare non freniamole,portiamo avanti la collaborazione fra le realtà interessate (di stampo antifascista),in particolare fra i GD e GC, attraverso anche la Federazione degli Studenti, sigla che ha bisogno ancora di assestarsi a livello organizzativo e che manca di una reale esperienza (come si poteva vedere da alcuni dettagli nel corteo),ma che è la sede giusta ove costruire qualcosa.

Non torneremo indietro nemmeno per prendere la rincorsa (cit. Andrea Pazienza)

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