sabato 20 agosto 2011

Petizione Più flessibilità nei confronti degli studenti della montagna da parte delle scuole pistoiesi!

Petizione Più flessibilità nei confronti degli studenti della montagna da parte delle scuole pistoiesi!

Petizione Più flessibilità nei confronti degli studenti della montagna da parte delle scuole pistoiesi!



Ogni anno decine di studenti della montagna pistoiese si iscrivano ad istituti pistoiesi,pur dovendo fare enormi sacrifici:
Complessivamente uno studente della montagna pistoiese deve andare a scuola tramite mezzi di linea,comportando una spesa enorme alle famiglie, che si andrà ad aggiungere alla spesa necessaria per il materiale scolastico, materiale talvolta non reperibile nei nostri paesi di residenza, ciò comporta una difficoltà oggettiva ad essere in pari con altri studenti, spesso scatenando le ire di docenti non comprensivi,come spesso non viene percepita un minimo comprensività, quando uno studente fa un ritardo per difficoltà minime,che non recherebbero danno ad uno studente pistoiese,come ad esempio il ritardo della sveglia, rimediabile con un tram di 20 min. dopo, ma in montagna il tempo di attesa è di un ora. Talvolta è facile che lungo il tragitto ci sia un incidente o una nevicata senza preavviso ecc....sono tutte difficoltà oggettive che vanno a ledere ogni studente della montagna pistoiese.
La scuola (nonostante sia pubblica e statale) è un servizio che ha un costo,una volta che il servizio viene pagato,ogni studente,ogni famiglia,si aspetta un efficiente garanzia del servizio scolastico. Per uno studente della montagna pistoiese è possibile solo grazie ad una maggiore flessibilità da parte degli istituti pistoiesi che, nonostante tutto, godono della permanenza tra le loro file di eccellenze scolastiche che spesso e volentieri sono studenti della montagna, studenti che hanno fatto grandi sacrifici.
Questa petizione è solo un primo passo, una volta che avremo aggiunto un numero dignitoso di firme porteremo la cosa all'attenzione dell'opinione pubblica.
STUDENTI, FIRMATE E FATE FIRMARE!!! 



http://www.petizionepubblica.it/PeticaoVer.aspx?pi=P2011N13404
PER FIRMARE CLICCA QUI  

lunedì 1 agosto 2011

Diritti e doveri degli iscritti al Partito Comunista





Approvato dal xv congresso del PCI.




 DOVERI
Ogni iscritto al partito deve:
a) intervenire nelle riunioni e contribuire al lavoro della propria organizzazione, realizzando le decisioni a cui questa è tenuta, e a operare nella vita politica in coerenza agli indirizzi fissati dagli organi dirigenti;
b) svolgere attività di proselitismo e di informazione della politica del partito, difendendolo da ogni attacco;
c) accrescere le sue conoscenze culturali e politiche e approfondire lo studio della storia e del patrimonio di idee del Partito comunista italiano e di tutto il movimento operaio e rivoluzionario; 
d) leggere, sostenere e diffondere la stampa di partito;
e) partecipare alla vita politica e sociale con lealtà, comportandosi correttamente e con spirito di solidarietà, migliorare le proprie qualità professionali, essere coerente con gli ideali di giustizia, di libertà e di emancipazione dei lavoratori, di superamento di ogni forma di oppressione sociale e civile;
f) lottare nelle istanze di partito contro le violazioni della democrazia e delle norme statuarie, non divulgare le questioni riservate del partito;
g) militare nell'organizzazione sindacale corrispondente al proprio lavoro e agire nella più ampia unità delle forze lavoratrici.
Le deliberazioni adottate in conformità allo statuto sono vincolanti per tutti gli appartenenti alle rispettive organizzazioni. Se una decisione è assunta dalla maggioranza, deve essere rispettata anche dalla minoranza;
L'unità del partito è essenziale per la realizzazione del suo programma, nella lotta per la democrazia e il socialismo. Tutte le organizzazioni e tutti i compagni sono tenuti a difenderla contro ogni tentativo di disgregazzione e di attività frazionistica.
Garanzia dell' unità del partito è la disciplina politica, che deriva dall' accettazione del programma e impegna alla sua attuazione, a comportamenti leali e al rispetto delle decisioni adottate. Ad essa sono tenuti in egual misura tutti i comunisti, indipendentemente dai compiti che assolvono e dalle cariche che rivestono. 
SONO PER TANTO VIETATI:
atti che tendono ad offendere, denigrare, o ledere in qualunque modo i compagni. 
Atti mirati a sollevare pretestuosamente problematiche tra gli iscritti
Comportamenti individuali e di manipolazione, attuati al fine di ottenere un tornaconto personale utilizzando il partito.
LE SANZIONI DISCIPLINARI SONO:
a) il richiamo orale 
b) il richiamo scritto;
c)la rimozione dalla carica;
d)La sospensione dal partito da uno a sei mesi;
e) la radiazione;
f)l'espulsione;

Sono esclusi dal partito soggetti con carichi penali pendenti che non facciano riferimento ad attività di lotta inerente al comunismo.

I DIRITTI
Ogni iscritto al partito ha diritto :
a) di partecipare all' attività e alle decisioni del partito, intervenendo nelle assemblee e nei dibattiti aperti sui suoi organi di stampa;
b) di esprimere e sostenere in ogni istanza di partito le proprie motivazioni ideali e culturali, in rapporto all'elaborazione del programma e della strateggia di partito;... Mostra tutto
c) di svolgere liberamente attività di ricerca filosofica, scientifica, artistica e culturale;
d) di eleggere gli organismi dirigenti del partito, di essere eletto a farne parte e delegato ai congressi di ogni istanza del partito, a norma dello statuto;
e) di rivolgere, nelle istanze di partito, le proprie critiche ad ogni dirigente e ad ogni organizzazione per la loro azione politica e di far pervenire opinioni e suggerimenti alla stampa del partito e a tutti gli organismi dirigenti, che sono tenuti a prenderli in considerazione;
f)di conoscere tempestivamente le critiche e gli addebiti eventualmente mossi alla sua attività e alla sua condotta e di far valere le proprie ragioni _ anche al di fuori del caso di procedimento disciplinare_ davanti all' assemblea generale dell' organizzazione a cui appartiene; se membro di un organo dirigente, nella riunione di questo, appositamente convocata;
g) di motivare, in ogni caso di dimissioni dal partito, la ragione della sua decisione. Le dimissioni non potranno essere accolte se non dopo un tentativo di chiarimento da parte del segretario dell'organizzazione a cui appartiene il dimissionario.