lunedì 1 agosto 2011

Diritti e doveri degli iscritti al Partito Comunista





Approvato dal xv congresso del PCI.




 DOVERI
Ogni iscritto al partito deve:
a) intervenire nelle riunioni e contribuire al lavoro della propria organizzazione, realizzando le decisioni a cui questa è tenuta, e a operare nella vita politica in coerenza agli indirizzi fissati dagli organi dirigenti;
b) svolgere attività di proselitismo e di informazione della politica del partito, difendendolo da ogni attacco;
c) accrescere le sue conoscenze culturali e politiche e approfondire lo studio della storia e del patrimonio di idee del Partito comunista italiano e di tutto il movimento operaio e rivoluzionario; 
d) leggere, sostenere e diffondere la stampa di partito;
e) partecipare alla vita politica e sociale con lealtà, comportandosi correttamente e con spirito di solidarietà, migliorare le proprie qualità professionali, essere coerente con gli ideali di giustizia, di libertà e di emancipazione dei lavoratori, di superamento di ogni forma di oppressione sociale e civile;
f) lottare nelle istanze di partito contro le violazioni della democrazia e delle norme statuarie, non divulgare le questioni riservate del partito;
g) militare nell'organizzazione sindacale corrispondente al proprio lavoro e agire nella più ampia unità delle forze lavoratrici.
Le deliberazioni adottate in conformità allo statuto sono vincolanti per tutti gli appartenenti alle rispettive organizzazioni. Se una decisione è assunta dalla maggioranza, deve essere rispettata anche dalla minoranza;
L'unità del partito è essenziale per la realizzazione del suo programma, nella lotta per la democrazia e il socialismo. Tutte le organizzazioni e tutti i compagni sono tenuti a difenderla contro ogni tentativo di disgregazzione e di attività frazionistica.
Garanzia dell' unità del partito è la disciplina politica, che deriva dall' accettazione del programma e impegna alla sua attuazione, a comportamenti leali e al rispetto delle decisioni adottate. Ad essa sono tenuti in egual misura tutti i comunisti, indipendentemente dai compiti che assolvono e dalle cariche che rivestono. 
SONO PER TANTO VIETATI:
atti che tendono ad offendere, denigrare, o ledere in qualunque modo i compagni. 
Atti mirati a sollevare pretestuosamente problematiche tra gli iscritti
Comportamenti individuali e di manipolazione, attuati al fine di ottenere un tornaconto personale utilizzando il partito.
LE SANZIONI DISCIPLINARI SONO:
a) il richiamo orale 
b) il richiamo scritto;
c)la rimozione dalla carica;
d)La sospensione dal partito da uno a sei mesi;
e) la radiazione;
f)l'espulsione;

Sono esclusi dal partito soggetti con carichi penali pendenti che non facciano riferimento ad attività di lotta inerente al comunismo.

I DIRITTI
Ogni iscritto al partito ha diritto :
a) di partecipare all' attività e alle decisioni del partito, intervenendo nelle assemblee e nei dibattiti aperti sui suoi organi di stampa;
b) di esprimere e sostenere in ogni istanza di partito le proprie motivazioni ideali e culturali, in rapporto all'elaborazione del programma e della strateggia di partito;... Mostra tutto
c) di svolgere liberamente attività di ricerca filosofica, scientifica, artistica e culturale;
d) di eleggere gli organismi dirigenti del partito, di essere eletto a farne parte e delegato ai congressi di ogni istanza del partito, a norma dello statuto;
e) di rivolgere, nelle istanze di partito, le proprie critiche ad ogni dirigente e ad ogni organizzazione per la loro azione politica e di far pervenire opinioni e suggerimenti alla stampa del partito e a tutti gli organismi dirigenti, che sono tenuti a prenderli in considerazione;
f)di conoscere tempestivamente le critiche e gli addebiti eventualmente mossi alla sua attività e alla sua condotta e di far valere le proprie ragioni _ anche al di fuori del caso di procedimento disciplinare_ davanti all' assemblea generale dell' organizzazione a cui appartiene; se membro di un organo dirigente, nella riunione di questo, appositamente convocata;
g) di motivare, in ogni caso di dimissioni dal partito, la ragione della sua decisione. Le dimissioni non potranno essere accolte se non dopo un tentativo di chiarimento da parte del segretario dell'organizzazione a cui appartiene il dimissionario.

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