sabato 12 marzo 2011

IL 17 MARZO SCENDIAMO GIU DAI MONTI

Come Giovani Comunisti abbiamo aderito alla manifestazione che si svolgerà a Firenze il 17 marzo (ore 15.00 dinanzi alla prefettura,in via cavour 1).Ci teniamo però a sottolineare che come circolo,come "montanari" dell'appennino pistoiese,dobbiamo avere una spinta in più per partecipare a questa iniziativa,dobbiamo tirar fuori il nostro valor patriottico e dimostrare che gli eredi di quei carbonai,che erano orgoglio di quell'Italia che 150 anni or sono fù unita,vogliono tirar nuovamente fuori il proprio orgoglio patriottico che fa storia nel nostro teritorio.
Fin dagli albori di un'identità patriottica Italiana(con l'impero romano) il nostro teritorio ospita un grande uomo che lottava per una patria più giusta:quell'uomo è Catilina,che in Campo Tizzoro si scontro contro l'esercito che lo opprimeva e a Pistoia ci fu il suo sacrificio.Ma ancor di piu troviamo il valor del sacrificio per la patria nella battaglia di Gavinana(recentemente citata al "festival di Sanremo" da Roberto Benigni),dove Francesco Ferrucci fù ucciso dal traditore per denaro:il vile Fabrizio Maramaldo,al soldo dell'oppressore spagnolo,che uccise senza pietà l'ormai finito Ferrucci,ma esso era uomo morto per la patria e non per il denaro,uomo di cui dobbiamo sentirci orgogliosi di ospitare la sua statua equestre e di incarnare il suo valore,valore che ritroveremo nel sacrificio di tutti quei carbonai che diedero la loro vita per portare a casa un pezzo di pane,per tutte quelle famiglie che vivevano di castagne,che aspettavano i loro uomini tornar di maremma,che hanno potuto veder il riscatto solo con l'Italia unita e libera,libera da potenze conservatrici e nel '45 da dittature e monarchie e con la nascita del pensiero socialista,ma mai avrebbero potuto "veder la luce"se fossimo ancora sudditi o al servizio di un ducato.
Ma senza pari è lo spirito patriottico che si è visto con la resistenza antifascista,con la nostra patria che non vedeva realizzata la sua ricercata indipendenza che con l'autarchia della barbaria fascista era solo un'illusione,perchè venduti ai criminali nazionalsocialisti tedeschi e con le vite dei nostri operai nelle mani dei padroni che sostenevano il regime obbligavano i lavoratori ha costruire armi per lo straniero e per opprimere altri popoli,contrariamente a ciò che voleva lo spirito garibaldino.
Il 17 Marzo quindi,in occasione del centocinquantesimo anniversario dell'unità d'Italia onoriamo i nostri avi e conterranei,ma anche il nostro futuro,ricordandoci di cosa vuol dir non avere unità di patria,cioè non l'immigrazione,ma potenti che opprimono un popolo unito dalla condizione sociale e la voglia di riscatto,per poter ottenere un futuro migliore,esattamente come volevano un tempo Catilina,Ferrucci,tutti i lavoratori sfruttati,le grida dei bombardati di maresca,chi imbracciò le armi nella resistenza,gli immigrati sfruttati e i giovani che cercano dignità sociale.
Necessitiamo oggi di un "nuovo risorgimento"che ci liberi dal "berlusconismo" che ci opprime menti e portafogli,dal leghismo che illude e criminalizza l'umanità,e dal fallimentare capitalismo.Incominciamo dal nostro territorio,con la presenza a Firenze il 17 marzo,Per un'Italia LIBERA,UNITA e ANTIFASCISTA!

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